Rassegna stampa

Matrimoni civili in location private

ALESSIA GASPARIN  Consigliere con delega ai Diritti del cittadino e Solidarietà internazionaleNel corso dell’ultimo Consiglio comunale tutte le forze politiche, all’unanimità, hanno approvato una modifica al regolamento per la celebrazione dei matrimoni civili, accogliendo così una norma contenuta nella legislazione nazionale. Diventerà così possibile, a Ponte San Nicolò, la celebrazione di matrimoni civili in alcune – selezionatissime – strutture private. «Secondo la legge nazionale», spiega la presidente della prima commissione consiliare Alessia Gasparin, «questi luoghi privati devono avere rilevanza storica e turistica». Entro il 5 aprile 2016 i titolari di questi edifici possono, compilando un modulo pubblicato sul sito del Comune, manifestare il proprio interesse per stringere una convenzione con l’amministrazione. Tra le strutture che a Ponte San Nicolò hanno i requisiti necessari c’è Villa da Rio, a Roncajette, iscritta tra i luoghi del Fai e che già ospita ricevimenti di nozze, ma anche lo stabile del “Dolce Vita” in via Marconi e Villa Tian a Roncaglia: «Il privato non riceverà alcun compenso», certifica Gasparin, «le spese che sosterranno i coniugi sono le stesse per i matrimoni “in esterna” che già si celebrano in Villa Crescente, di proprietà del Comune, data la necessità della presenza dei dipendenti comunali». L’interesse per i privati sta dunque nel far conoscere questi patrimoni dell’arte e dell’architettura veneta.

30 marzo 2016 – Mattino di Padova – Andrea Canton

 

Approvato il progetto del rondò, ora si attende l’Anas sulla piovese a Ponte San Nicolò tra via Palermo e via San Francesco

MARCO BORTOLAZZI Assessore alla Viabilità e trasporti, Nuove tecnologie, Protezione civile, Sicurezza del cittadinoÈ stato approvato nei giorni scorsi in Giunta il progetto definitivo per i lavori di realizzazione della tanto agognata rotatoria sulla Piovese, a San Nicolò, tra via Palermo e via San Francesco, la… È stato approvato nei giorni scorsi in Giunta il progetto definitivo per i lavori di realizzazione della tanto agognata rotatoria sulla Piovese, a San Nicolò, tra via Palermo e via San Francesco, la strada del nuovo Peep. Lavori dal costo complessivo di 230 mila euro, che renderebbero più scorrevole il traffico sulla statale Piovese. Ora, però, sopra il capo del progetto pende una spada di Damocle: il giudizio di Anas, proprietaria della statale cui spetta sempre l’ultima parola. «Fin dall’origine del Peep», racconta l’assessore alla Viabilità Marco Bortolazzi, «c’era la volontà di realizzare una rotatoria, ma l’Anas aveva imposto un semaforo, data la vicinanza degli ingressi di alcuni esercizi commerciali. Il semaforo, acceso a inizio 2014, ebbe risultati catastrofici e venne spento dopo poche ore». «Da quel momento», continua Bortolazzi, «l’amministrazione ha cercato in tutti i modi di farsi approvare il progetto della rotatoria. Nel frattempo, dall’estate 2015, via San Francesco è stata parzialmente riaperta al traffico». Dopo una serie di rilievi tecnici informali da parte di Anas, ora arriva il progetto definitivo curato dal Comune: «Ci presenteremo a Mestre con le foto aeree e la pianta di una rotatoria approvata a Legnaro», fa notare polemicamente Bortolazzi, «lì ci sono addirittura degli ingressi privati dentro la rotatoria. Spero che ci concedano di proseguire con i lavori».

29 marzo 2016 – Mattino di Padova – Andrea Canton

PONTE SAN NICOLÒ – Rio, ok al piano per eliminare le barriere architettoniche

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Obiettivo dell’amministrazione comunale di Ponte San Nicolò è quello di eliminare tutte le barriere architettoniche presenti sul territorio comunale. Tra le zone con più criticità, al momento spicca la frazione di Rio. E proprio da qui, con un investimento di 150mila euro, partiranno a breve importanti lavori. «L’amministrazione comunale», riferisce il sindaco Enrico Rinuncini, «ha deciso di costruire una pista ciclabile lungo la fascia centrale della frazione, in modo tale da permettere anche ai cittadini diversamente abili di muoversi in tutta sicurezza». Ma non è tutto: in via Cavour ci sono alberi lungo il marciapiede che non permettono il transito di eventuali carrozzine o persone con difficoltà di deambulazione. «Verranno abbattuti», prosegue il primo cittadino, «tutti questi alberi che creano disagi e costringono le carrozzine a muoversi in strada. L’asfaltatura di via Cavour e di tutto il marciapiede verrà completamente rifatta. Insomma, vogliamo dare importanti risposte a chi fatica a muoversi e nel corso di questi mesi ha sollecitato il Comune affinché prendesse opportuni correttivi». Il problema delle barriere architettoniche riguarda anche altri punti di Ponte San Nicolò e il sindaco Rinuncini è intenzionato a risolvere ogni criticità. «Spesso ci confrontiamo con le associazioni del paese che si occupano proprio del sostegno dei disabili e di trovare sempre nuove opportunità a chi rischia di rimanere tagliato fuori dal lavoro. Ebbene – ribadisce – il mio impegno è costante perché ogni residente deve avere la possibilità di potersi muovere in tutta sicurezza e vivere una vita normale». Terminati i lavori nella frazione di Rio il Comune presenterà il progetto degli interventi in scaletta nelle altre frazioni e nel centro di Ponte San Nicolò. «Uno dei punti fermi del nostro mandato», conclude il primo cittadino, «è proprio quello di fornire alle categorie più deboli del territorio tutto il nostro supporto in fatto di interventi e di investimenti. Per questo non vogliamo deludere nessuno e far diventare Ponte San Nicolò un comune sempre più vivibile».

29 marzo 2016 – Gazzettino di Padova – Cesare Arcolini

«Profughi? Sì, ma se sono pochi» PONTE SAN NICOLÒ Il sindaco respinge le accuse e spiega perché ha aderito al progetto!

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La notizia che il Comune di Ponte San Nicolò si è reso disponibile nei prossimi mesi ad accogliere un massimo di dieci profughi ha suscitato umori contrastanti tra la collettività e le forze politiche del territorio. Tra la gente il timore è quello che gli ospiti in arrivo non saranno solo una decina e con il passare del tempo ci possa essere una vera e propria invasione. Viene da più parti portato l’esempio di Noventa Padovana che si trova ormai da mesi ad accogliere 63 profughi. Viene anche ricordato all’amministrazione che l’arrivo di questa gente potrebbe essere l’inizio di un degrado del paese. Di fronte a queste critiche, il sindaco Enrico Rinuncini non si è scomposto più di tanto e ha riferito: «Trovo sterili queste critiche che stanno piovendo sull’amministrazione comunale. A parte che ad oggi non ci sono profughi a Ponte San Nicolò», ha ribadito, «la nostra scelta è stata quella di anticipare le mosse per evitare che qualcuno dall’alto decidesse anche per noi». Il primo cittadino è sceso nel dettaglio: «Fonti dello Stato riferiscono che a breve riprenderanno gli sbarchi e che gli arrivi saranno ancor di più rispetto a quelli avvenuti negli anni passati. Dove andrà a finire questa povera gente? Per questo motivo ribadisco che Ponte San Nicolò ospiterà fino a un massimo di dieci africani. Con la nostra mossa – ha concluso – eviteremo che la Prefettura, su ordine dello Stato ci invii un numero di profughi sicuramente maggiore». Il primo cittadino ripete ormai da tempo un concetto: «Se ogni comune si assumesse le proprie responsabilità, ogni territorio ospiterebbe un numero esiguo di stranieri sbarcati in Italia. Se invece continuerà ad esserci la linea del rifiuto, qualcuno dovrà far fronte a vere e proprie invasioni come già purtroppo è capitato ad alcuni territori della provincia di Padova. Meglio una goccia a testa, che un alluvione per pochi». Rinuncini con la sua squadra di governo organizzerà a breve incontri pubblici nei singoli quartieri del territorio in modo tale da illustrare le sue idee a tutta la comunità e soprattutto provare a tranquillizzare anche i più scettici. «In caso arrivassero dieci profughi – ha concluso – saranno costantemente monitorati dalla cooperativa e dalle forze dell’ordine. Escludo qualsiasi disagio per la mia gente».

26 marzo 2016 – Gazzettino di Padova – Cesare Arcolini

 

Il sindaco accoglie le segnalazioni e avvia una rivoluzione viaria – In via Giorato senso unico e pista ciclabile.

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Emergenza sicurezza a Ponte San Nicolò sul fronte della viabilità. In alcuni quartieri del territorio i residenti stanno segnalando oggettivi pericoli per l’incolumità delle categorie cosiddette più fragili quali sono i ciclisti e i pedoni. Negli ultimi giorni il problema è arrivato anche in municipio. A prendere in mano la situazione è stato l’assessore alla Viabilità Marco Bortolazzi: «A seguito delle numerose richieste da parte dei cittadini di regolamentazione della viabilità lungo via Vespucci a Ponte San Nicolò, al fine di migliorare la sicurezza del passaggio di pedoni e ciclisti, e constatata la pericolosità dell’immissione delle auto in via Giorato, l’amministrazione comunale ha ritenuto opportuno modificare la viabilità in questa via». Bortolazzi è entrato anche nello specifico degli interventi che nell’immediatezza verranno attuati. «A titolo sperimentale – ha proseguito – si realizzerà un senso unico e un percorso ciclo-pedonale nel tratto da via Giorato a via Don Orione. In tale tratto auto e moto potranno percorrere via Vespucci unicamente da via Giorato verso ovest, ovvero verso scuola, palestra, sommità arginale e cimitero, mentre nel senso inverso i veicoli che transitano in via Vespucci per ritornare nel capoluogo dovranno girare a sinistra in via Don Orione e poi a destra in via Magenta». L’obiettivo finale è di congiungerla con la pista ciclopedonale già presente che scende dalla sommità arginale realizzando anche un attraversamento rialzato in corrispondenza di quello a raso già esistente. «L’opera finale – ha concluso Bortolazzi – verrà realizzata quando il senso unico verrà ben assimilato dagli automobilisti, soprattutto perché ci si trova vicino a scuole, palestra, parrocchia e, il venerdì, al mercato settimanale. I lavori, del costo totale di 3500 euro, soprattutto per la segnaletica orizzontale e verticale, sono previsti per la settimana prossima. Prossimamente verrà messa mano anche alla viabilità di via Monte Bianco a Roncaglia, per migliorarne la percorribilità e la sicurezza soprattutto nelle ore serali quando c’è un grosso afflusso di auto e pedoni».

26 marzo 2016 – Gazzettino di Padova – Cesare Arcolini

 

La donazione degli organi entra nella carta d’identità

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Novità per coloro che, a Ponte San Nicolò, dovranno rinnovare la carta d’identità. Oltre all’indirizzo, alla professione e allo stato civile, verrà fatta ai cittadini un’ulteriore domanda: “Vuoi donare, dopo la tua morte, organi e tessuti?” Il progetto si chiama “Una scelta in Comune”, alla quale hanno già aderito molti Comuni italiani. Racconta il sindaco di Ponte San Nicolò, Enrico Rinuncini: «Non solo le carte d’identità conterranno l’indicazione se i residenti del nostro Comune intendono esprimere il loro consenso alla donazione di organi in caso di morte, ma tutti i potenziali donatori verranno direttamente iscritti al registro digitale nazionale». La delibera, che è stata approvata nei giorni scorsi dalla Giunta comunale, non è che un ulteriore passetto di un cammino che dura da mesi: il personale dell’anagrafe è stato infatti anche formato all’utilizzo di questo nuovo registro. «Con questo gesto», aggiunge il sindaco Rinuncini, «vogliamo mostrare il nostro sostegno alle associazioni che promuovono la donazione, come l’Ado, l’Admo e l’Avis. Speriamo che questa buona pratica venga istituzionalizzata a livello nazionale, in modo che aumentino sia l’informazione che le donazioni». Nelle prossime settimane, tramite il sito internet del Comune, i pannelli luminosi e il notiziario cartaceo, la novità sarà spiegata ai cittadini, in modo che arrivino a rispondere preparati a questa nuova – e importante – domanda che verrà loro rivolta dagli impiegati dell’anagrafe.

22 marzo 2016 – Mattino di Padova – Andrea Canton