PROMUOVERE RELAZIONI NUTRIENTI…

…PER STIMOLARE IL BENESSERE SOCIALE

(relazione dell’incontro dell’11/01/2019)

 

IMG_0088La serata dell’11 gennaio, presso la sala Boscolo del Centro Civico Rigoni Stern, promossa da Comunità Viva e grazie alla collaborazione con un gruppo di professionisti della salute mentale, aveva come obiettivo quello di stimolare riflessioni sulla cura di sé e delle relazioni lungo tutto l’arco della vita. Si è cominciato riflettendo sul fatto che ciascuno di noi merita l’impegno e la fatica di prendersi cura di sé stesso in tutte le aree della sua vita, e che la responsabilità del nostro benessere è in capo a ciascuno di noi e non delegabile ad altri. Questo implica un cambio di atteggiamento nei confronti della vita: dall’attesa che qualcosa accada all’impegno diretto per cambiare, agendo, quelle situazioni che sentiamo di ostacolo o di ma-essere nella nostra vita. Ecco che allora prendersi cura di sé, anche attraverso un dialogo con uno psicologo, non è indice di malattia mentale bensì di attenzione al proprio ben-essere.

IMG_0090Solo dopo che la persona ha posto la consapevole attenzione al proprio mondo mentale ed emotivo con amorevole accoglienza può porsi con altrettanta accogliente apertura al mondo dell’altro. In primis i figli, consapevoli che il mestiere del genitore è il più complicato del mondo, e che se commettere degli errori è normale c’è sempre tempo per imparare nuovi modi di fare. Da qui proprio l’urgente necessità, rilevata anche dai partecipanti, di percorsi di crescita per sostenere i genitori nella loro sfida educativa. In particolare stimolandoli nel dare dei limiti ai propri figli, nell’entrare con loro in sintonia emotiva, e soprattutto aiutando il bambino a diventare la persona che è.

Perché il benessere si diffonda, è poi utile che lo sguardo del singolo si rivolga anche agli altri, non solo all’interno della propria famiglia, ma anche a tutte quelle situazioni di fragilità sociale che possiamo incontrare nella nostra comunità. Particolare attenzione è stata posta sul tema della solitudine, in particolare degli anziani, ma non solo. La solitudine e l’isolamento sociale, intesi come mancanza di relazioni intime di vicinanza, hanno un impatto importante sulla salute psicofisica delle persone: sono infatti importanti fattori di rischio per depressione, ansia e soprattutto demenza. Una persona sola ha il 30% di possibilità in più di ammalarsi di Alzheimer.

IMG_0089Altro tema di rilevanza sociale è il rischio isolamento che vivono le famiglie che assistono a casa persone con demenza.

Per far fronte a queste problematiche sociali sono in via di attivazione a Ponte San Nicolò due progetti: il “Centro Sollievo” e attraverso il progetto “Sentinelle di comunità” l’apertura di uno sportello psicologico per persone anziane e il sostegno alla rete dei volontari.