Una ferita che non si rimargina … ma un ponte che ricuce.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo a Genova in occasione dell’inaugurazione del nuovo ponte San Giorgio ha in precedenza incontrato in prefettura i parenti delle 43 vittime del crollo del ponte Morandi a cui ha detto che la cerimonia sobria che da li a poco sarebbe seguita non cancellerà in nessun modo quanto avvenuto il 14 Agosto di due anni fa:

“… è una ferita che non si rimargina, un dolore che non si dimentica…”

Qui sotto il link del video con le parole del Presidente della Repubblica

https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/08/03/genova-mattarella-incontra-i-parenti-delle-vittime-del-ponte-morandi

Il Presidente successivamente ha preso parte alla cerimonia di inaugurazione che si è tenuta sopra al nuovo ponte, dove tra i vari interventi ha spiccato quello dell’Ing. RENZO PIANO ideatore dell’opera.

Il senatore a vita in un commosso discorso ha “consegnato” il ponte alla città di Genova “un ponte forte” lo ha definito “come forti sono i genovesi” che ora vedono ricuciti i due lati della città.

Ecco alcuni passaggi di Renzo Piano: 

“È un ponte frutto di un lutto. Il lutto non si dimentica, il lutto si elabora. Qui ci siamo smarriti e qui ci ritroviamo per ringraziare chi ha costruito il ponte con rapidità. Mi auguro che il ponte sia amato. Essere amati nella tragedia non è facile, ma credo che sarà amato perché è semplice e forte come Genova”.

… …
“Qui siamo sospesi tra tragedia e orgoglio e riconoscenza, ma non parliamo di miracolo, qui è successa una cosa bella per il Paese. Costruire è una magia, i muri non vanno costruiti, i ponti sì e farlo è bellissimo, è un gesto di pace. Anche questo cantiere è magia, un cantiere su cui in cui su tutto prevalgono solidarietà, passione, amore…” – “…Ora il ponte è vostro, lunga vita al ponte”.

Il discorso di Renzo Piano